La principessa Eugenie, nona in linea di successione al trono britannico e Jack Brooksbank hanno detto “sì” davanti ad una nazione emozionata per l’ennesima volta di sfoderare l’orgoglio british in diretta nazionale.
La ricordiamo come una delle sorellastre di Cenerentola – o meglio, così è apparsa agli occhi del mondo insieme a sua sorella in occasione del matrimonio di Willam & Kate.
Sarà riuscita nell’intento di riscattare il suo titolo nobiliare non solo sulla carta, ma anche nel cuore delle persone?
Da sempre additata come “il brutto anatroccolo” e da sempre oscurata dai ben più famosi cugini reali Henry e William, la Principessa Eugenie di York, figlia di Sarah Ferguson e del Principe Andrew, è convolata a nozze con il manager Jack Brooksbank il 12 Ottobre 2018. I due novelli sposi si sono conosciuti in Svizzera otto anni fa e, come ogni fiaba che si rispetti, non si sono più lasciati.
Sicuramente, la prima cosa che ha fatto tanto discutere è stato l’anello di fidanzamento. Disegnato appositamente dalla coppia e sfoggiato dalla Principessa al momento dell’annuncio, lo zaffiro rosa circondato da dieci diamanti ha fatto subito pensare infatti a quello blu della defunta zia Diana, passato dal cugino William a Kate Middleton nel 2010, in occasione di una vacanza in Kenya. Coincidenza?
Per il grande giorno, ha deciso di affidarsi al designer londinese – nonché amico – Peter Pilotto in collaborazione con il compagno Christopher Des Vos . Anche se la trama jacquart è stata realizzata in Italia, a Como, dove la coppia passa spesso le vacanze, hanno pensato bene di impreziosire la struttura semplice dell’abito ricamando delle piante e dei fiori cari alla coppia. Il tessuto presenta infatti in rilievo il Cardo, ossia il fiore nazionale della Scozia, che sta a simboleggiare la passione della coppia per Balmoral; una Rosa, simbolo di York, casata di appartenenza di Eugenie; uno Trifoglio, tributo irlandese alla madre Sarah Ferguson; infine, ultima ma non meno importante, l’edera, che sta a simboleggiare la casa degli sposi.
Eugenie decide di presentarsi all’altare senza velo, un po’ per non nascondere lo scollo rivelatore della cicatrice che la accompagna dall’adolescenza, un po’ per mostrare al mondo che anche lei, al pari delle cugine acquisite Meghan e Kate, è una principessa moderna. Una sposa senza velo certo, ma non rinuncia a quel pizzico di tradizione che accompagna come un’ombra la monarchia inglese da sempre. Sceglie infatti di indossare come di consueto una tiara, ma che tiara! Risalente al 1942 e prestatale per l’occasione dalla nonna Elizabeth II, la giovane porta poggiata sul capo come un cerchietto niente di meno che una “corona”- è il caso di chiamarla così- con piazzato proprio al centro uno smeraldo di 93.70 carati, tolti gli altri sei incastonati intorno ad esso (che formano un perfetto abbinamento con gli orecchini regalatigli dallo sposo per l’occasione), mettendo a tacere le voci dei tabloid riguardo alla presunta scelta di Eugenie di calzare per l’occasione quella che sua madre indossò nel 1986 a Westminster.
Parlando proprio di calzare, la principessa sceglie per le sue open-toe la Maison di Charlotte Olympia, anche qui zittendo definitivamente i gossip britannici che vedevano come candidati ideali Manolo Blahnik e Rupert Sanderson, spesso scelti da Eugenie per diverse occasioni ufficiali.
A completare il tutto, oltre al trucco luminoso e naturale e al low bun – lo chignon basso, che forse ricorda un po’ l’acconciatura di Meghan Marke per le sue nozze – c’è lui, il bouquet. Ideato da Rob Van Helden Oakes è una cascata bianca con qualche fiore blu-viola, è in netto contrasto con le decorazioni dai toni ben più autunnali scelti per St. George Chapel.
Ma come sappiamo… Galateo ci insegna che il bouquet della sposa può distinguersia dal fil rouge di tutto il matrimonio.
I fiori scelti : Lily of the Valley, Stephanotis pips, hints of baby blue thistles, white spray roses and trailing ivy.
Sprigs of myrtle from Osbourne House included.
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