(Cronaca degli amanti)
Lui e lei ridono. Umidi baciano. Parole lievi, leggère le piume. Se lui e lei fragili. Indecisioni.
Al solito posto, la solita ora. Se lei e lui sabato, dopo la scuola, lo fanno sul serio, la colomba vola.
Domani è lontano, domani è lontano.. se mi ami ora.
Se lui e lei ridono. Umidi baciano. Parole lievi, leggère le piume.
Se lei e lui timidi, umidi scrivono platani con incisione di cuori sinceri.
Se dicono ‘ti voglio bene’, il parco sorride. La stagione viene.
Se lei e lui nuvole di desideri. Si toccano puri. Il prato respira. Domani è lontano, domani è lontano se mi ami ora…
(Il parco)
Penso che: ho di nuovo i brividi, e mi lascio prendere da domande inutili, da poeti poveri.
Sui miei rami umidi, sulle foglie ultime a che cosa pensano questi umani fragili ? A che cosa servono i miei rami stupidi ?
A che cosa servono se mi lascio prendere da pensieri inutili ?
Posso solo esistere. In eterno vivere. Senza avere gli attimi, degli amanti giovani, degli amori giovani.
A che cosa pensano questi umani fragili ? A che cosa servono i miei rami stupidi ? A che cosa servono se mi lascio prendere da pensieri inutili ? A che cosa .. ?